Comitato Cernobyl della Brianza Organizzazione di Volontariato
Benvenuti nel sito del Comitato Cernobyl della Brianza - ODV
Il Comitato Cernobyl della Brianza è un'Organizzazione di Volontariato, non a scopo di lucro, con sede ad Arcore, che ha come scopo primario l'organizzazione dell'ospitalità presso famiglie dei paesi della zona, di bambini provenienti dalle località della Bielorussia contaminate a seguito dell'incidente accaduto nel 1986 alla centrale nucleare di Cernobyl.
Sono già diversi anni che, come Comitato Cernobyl di Camparada Correzzana, Lesmo, in collaborazione con Lega Ambiente Solidarietà (fino al 2006, ora in collaborazione con Verso Est Onlus), che cura il coordinamento nazionale ed i contatti con le Autorità dei Paesi interessati, è stata realizzata l'iniziativa di ospitalità nei Comuni di Arcore, Lesmo, Camparada, Correzzana, Villasanta, Macherio, Biassono.
All'iniziativa possono aderire tutti coloro che intendono contribuire sia offrendo ospitalità che collaborazione alle varie iniziative organizzate a sostegno del Progetto ed il periodo interessato è il mese di Giugno
Il Progetto Cernobyl si pone, tra gli obbiettivi, la continua diffusione e denuncia di informazioni relative alla centrale.
Cernobyl, una cittadina in Ucraina
Un visitatore che, provenendo da Mosca, nell'aprile del 1986 si fosse diretto verso sud, sulla strada M-3, avrebbe visto nei campi delle regioni centrali dell'Unione Sovietica, la terra gelata dal gelo cedere infine il passo al verde delle culture. Negli orti avrebbe visto spuntare il radicchio, il grano saraceno, i porri e il prezzemolo. E, in mezzo alle decrepite casupole rurali a un sol piano, per lo più in legno e dotate soltanto dai comfort più primitivi, avrebbe incontrato cittadine con negozi polverosi e strade piene di buche.
Cernobyl, in Ucraina è una cittadina di provincia; ma non è, sulla scala di distanze dell'Unione Sovietica, e neppure su quella dell'Europa Occidentale, una località particolarmente remota.
Dista circa 600 Km da Mosca, all'incirca la stessa distanza che separa Milano da Roma, New York da Cleveland nell'Ohio, o Amburgo da Monaco. Cernobyl dista dalla metropoli più prossima quanto il porto di Dover da Londra; 150 Km. per ciò, Cernobyl non fu sottratta al suo destino di sconosciuta cittadina di provincia degli ingeneri nucleari sovietici per via del suo isolamento.
Al contrario, l'idoneità di Cernobyl come sito per una centrale nucleare agli occhi dei costruttori sovietici, risiedeva nella sua vantaggiosa vicinanza a grandi città e grosse industrie. Sono le città e le industrie che hanno bisogno di elettricità dei 41 impianti nucleari costruiti finora in Unione Sovietica, 10 sono situati nella popolosa Ucraina. Il più grande di essi è appunto quello di Cernobyl.
Cernobyl si può considerare, tra le cittadine sovietiche, graziosa, benchè polverosa. E' ricca di alberi, che crescendo in ampi spazi, fanno verdeggiare I giardini pubblici. Qua e là durante la primavera si vedevano sui tetti le cicogne migratrici appena tornate, ritte accanto ai loro nuovi nidi sui tetti; e le si udivano schiamazzare sbattendo il becco.
Cernobyl è un porto fluviale, in cui attaccavano le chiatte. Il fiume Pripjat è largo qui più o meno quanto il Tamigi a Londra. Molto prima che si costruisse la centrale, le famiglie ucraine andavano a Cernobyl in vacanza, affittando stanze o casette. Nel fiume si pescava e si poteva fare il bagno in diversi piccoli laghi. La centrale stessa, dista attraverso il recinto perimetrale costituiva una certa misura un'attrazione turistica; era stata costruita in uno dei luoghi più pittoreschi, quattordici chilometri a monte di Cernobyl, sul lento fiume Pripjat, presso quello che era un tempo il villaggio omonimo.
Il bacino di raffreddamento della centrale era lungo più di 4 km. Le sue rive erano popolate da pescatori e l'acqua tiepida attentamente controllata da Vladimir Koro Beininkov, l'ecologo che lavorava stabilmente alle dipendenze della centrale, pullulava di pesci.
Nella zona più vicina a Cernobyl, la provincia di Gomel, intorno alla città di Bragin, vi erano cinque grandi fattorie e molti boschi. La fattoria collettiva di Posudovo, per esempio, aveva oltre 1700 animali fra cui 660 mucche da latte. La vicina fattoria di Braginsky a soli 30 Km da Cernobyl teneva un grande allevamento di vitello destinati a ripopolare le locali mandrie di latte. La fattoria Leninsky Put aveva 3.850 capi di bestiame. La fattoria più vicina alla centrale nucleare distava soltanto 14 Km: occupava oltre 4.000 dipendenti e aveva non meno di 6.500 grossi capi di bestiami oltre a 1.500 fra maiali e pecore.
In tutto, c'erano più di cento fattorie e villaggi in un raggio di 30 Km dalla centrale, oltre alle due cittadine di Cernobyl e da Pripjat.
In totale quasi centomila persone vivevano e lavoravano in quell'area, coltivavano lino, patate, mais, ravizzone, soia e bietole.